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lunedì, aprile 30, 2007

Lo strano caso dell'ingegner fuffaroli

Carissimo dott. Mirandola esimio primario di psichiatria sono l'ing.Giorgio Fuffaroli e le scrivo in merito ad uno strano disturbo che stò riscontrando in questi giorni, spero potrà far luce sulle mie condizioni e se possibile fissarmi un'appuntamento tramite la sua segretaria.

vado adesso ad esporle il mio problema nella maniera più chiara concessami dalle mie attuali condizioni.

Sabato sera mi trovavo con la mia ragazza, giuditta, in un pub di Fuffonia terme accompagnato da egidio e mariassunta, premetto che conosco egidio da 10 anni da quando cioè mi misi con la mia giudy visto che egidio era il suo migliore amico iniziammo a frequentarci e da allora facciamo sempre uscite a 4, ma non voglio dilungarmi.

il fatto è che quella sera c'erano un sacco di persone, tutte facce riviste naturalmente visto che comunque sono molto selettivo nei confronti dei locali da frequentare, non voglio certo ritrovarmi per sbaglio in un locale gay! :D

Ma quella sera un'evento inaspettato fece vibrare l'aria del Guzzy pub, dalla porta dopo il ragionier pieretti entrò uno sconosciuto, era alto, castano e con capelli a caschetto, occhi grandi e blu, ma non erano certo gli occhi a confondermi anche se il mascara li rendeva ancora più grandi, bensì il suo abbigliamento, portava una giacca lunga e nera, e aveva anelli di ferro lungo tutta la giacca, anfibi neri con zeppe di 5 centimetri.

Ora dottore non mi fraintenda ma io non sono certo tipo da farmi confondere o da mettermi ad osservare un'uomo, ma lui aveva un portamento una luce negl'occhi che mi faceva confondere, e il suo sguardo... nobile e altezzoso ma al tempo stesso gentile sembrava quasi che contraddicesse le rughette attorno agli occhi che facevano ben capire che era disposto al sorriso.

Caro dottore la mia confusione è stata totale, e spinto da una volontà che non era la mia mi alzai per dirigermi verso il bancone, fatti 3 passi iniziai a sentire la sua voce, calda e tranquilla, un tono quasi paterno, gentile e affabile, stava chiedendo al barista una birra piccola, la cameriera lo guardava incantata, forse dall'abito o forse dai suoi modi, le si leggeva in faccia il desiderio, e osservandola bene condivisi quelle sensazioni, io volevo quell'uomo, non sò perchè ma lo volevo, dopo tanti tanti anni passati a simulare una vita serena finalmente il mio desiderio si era fatto strada, stavo sudando, impaziente e impazzito, non capivo quello che mi stava succedendo, il nodo alla gola era tale da farmi gettare ogni tanto uno sguardo allo specchio per essere sicuro del mio aspetto, visto che non volevo presentarmi a quell'angelo nero con la faccia da maniaco, e mentre i miei pensieri mi assalivano mi ritrovai fianco a fianco alla mia perdizione di una vita, con una mano accarezzai le sue forti spalle e lui stupito si voltò verso di me, il suo sguardo all'inizio interrogativo poco ci mise a diventare gentile.

Quello che seguì però è l'essenza della mia rovina, lui guardandomi mi getto addosso una malia antica e io mi persi nei suoi occhi blu, abbracciandolo percepii la sua stretta forte e amorevole allo stesso tempo e finalmente vidi la mia strada, si dice che nemmeno i più saggi riconoscano dopo una vita di meditazioni la vera via, a me bastò una serata in un pub.

Da quella sera dottore non ho più vissuto una vita normale, la mia ragazza mi ha lasciato visto che dopo quell'episodio nel pub tutti ormai erano convinti della mia omosessualità, non sento egidio da 3 mesi e mi ritrovo solo in casa a piangere sulla mia solitudine, i miei non mi parlano più e mia madre è costretta a far 20 km la domenica per andare a messa, visto che anche le sue amiche non la cercano e non le parlano più, per favore dottore mi affido alle sue capaci mani, rivoglio la mia vita visto che questa non mi appartiene, ero un'uomo normale, senza troppe pretese, la mia era una vita tranquilla e lineare, perchè adesso la trovo così inadeguata? perchè non riesco a togliermi di testa quella notte maledetta.

5 commenti:

Fata Morgana ha detto...

(inforca gli occhiali da dottoressa)
Lei, caro Ing. Cugino, è un caso patologico. Ma l'uomo dagli occhi grandi è suo cugino Male? E la provincia rappresentata è Empoli? Ma allei gli garbano uomini, donne o entrambi? O solo la Zoe? Ma la vita è un'illusione, o è l'illusione che fa la vita?
Sono 250 Euro, grazie!

il cugino..... ha detto...

sie un tu m'hai nemmeno accennato ai problemi che ho con mimà!!!

Daniele ha detto...

Ma un bel cazzo di negro?
Di quelli che ti rigirano il buo del culo come un calzino?

Pao ha detto...

Andrea, c'è qualcosa che non sappiamo? Perbacco.

il cugino..... ha detto...

tsè siete come i nazisti che guardano an american history x e credono sia un film fascio!! bisogna leggere tra le righe!! guardare oltre!!! dare un senso al senso!!! districare quella matassa putrescente e brufolosa che chiamiamo ego!!